Se la lettera di presentazione e il curriculum sono stati vincenti per farti inserire nella rosa dei candidati al colloquio di lavoro, ora non ti resta che fare una buona impressione anche di persona per assicurarti il lavoro dei tuoi sogni.
Ecco una rapida guida, dei passi da seguire per essere sicuri di dare una buona impressione ai recruiter.
1) Informarsi sull’azienda
Essere preparati, prima di tutto! Al colloquio di lavoro dovremmo dare dimostrazione delle nostre capacità ai selezionatori, bisogna far capire di essere informati sull’azienda e sul ruolo specifico per cui ti stai candidando. Questa è la tua occasione per convincere il datore di lavoro che sei la persona che stanno cercando.
Per informarti sulle attività delle aziende ti basta semplicemente fare una ricerca sul web, o se la tua azienda è assente o presenta poche informazione, puoi informarti su come lavorano i competitor. Questo ti permetterà di essere preparato qualora i selezionatori ti facciano domande sul conto dell’azienda, ed è un buon modo per mostrarsi interessato e motivato.
I colloqui sono tutti diversi, ma principalmente seguono delle linee guida dettate dai recruiter aziendali. Anche tra aziende diverse i colloqui seguono una linea comune che conoscendola ti permetterà di aumentare le probabilità di non sbagliare e ti permetteranno di affrontare i colloqui in modo più sereno.
2) L’abbigliamento adatto
Anche se il detto recita: “L’abito non fa il monaco”, in questo caso dovremmo fare del nostro meglio per smentirlo, e far capire ai selezionatori che chi indossa quell’abito è una persona affidabile e rispettosa.
Cura nei minimi dettagli cosa indossare, e quindi non far dettare al caso la scelta degli abiti che indosserai durante il colloquio.
Scegli cosa indossare in base al contesto in cui avverrà l’incontro, quindi la posizione per cui ti presenti, il tipo di azienda e ovviamente le condizioni climatiche. Uno stile classico, formale ma non troppo austero è come sempre la scelta preferibile. Se sei una donna, evita le scollature audaci o le gonne eccessivamente corte. Preferibilmente scegliete colori neutri, chiari d’estate e scuri d’inverno.
Anche l’igiene personale ha un aspetto fondamentale durante il colloquio. Assicurati di avere i capelli in ordine e puliti e le unghie curate. Per gli uomini non è necessario doversi rasare la barba o i baffi o avere i capelli corti, purchè questi siano in ordine.
Gli accessori permettono di dare un tocco unico e personale all’abbigliamento, ma fate attenzione a non esagerare. Il profumo non è da evitare completamente, ma dato che le fragranze sono soggettive, evitate di metterne troppo, soprattutto se quello che usate ha dei toni molto forti. Un odore sgradevole al recruiter, anche se si tratta di un profumo, potrebbe influenzare negativamente il suo giudizio.
3) Puntualità
La calma è la virtù dei forti! Fate un grosso respiro e rilassatevi. Fate in modo da arrivare al massimo 10 minuti prima. Un eccessivo anticipo infatti da molti è visto come un cattivo comportamento e inoltre implicitamente state facendo notare al recruiter che è lui in ritardo anche se si è presentato per l’orario prestabilito. Ovviamente arrivare in ritardo non è nemmeno da prendere in considerazione! Ed evitate di farvi accompagnare da parenti ed amici.
4) Come rispondere alle domande iniziali
Ogni colloquio di lavoro inizia quasi sempre con la stessa domanda:
“Parlami di te!”
La domanda è molto generica è quindi molti candidati non sanno mai come rispondere, questo ovviamente non è ben visto dai recruiter. Preparati una piccola presentazione di massimo 2 minuti con i dettagli della tua carriera, posizioni ricoperte e i percorsi formativi ed enfatizza, se ci sono, quelli di interesse per la posizione da ricoprire.
“Mi dica 3 difetti e 3 pregi!”
Beh, su questo non c’è molto da dire, fate attenzione a quali difetti e pregi identificate, molte volte i difetti e i pregi possono essere usate come armi a doppio taglio. Ovviamente per i difetti non siate troppo negativi.
5) Esprimi interesse e sottolinea le tue abilità
Non appena supererete le prime domande più difficili, successivamente si passeranno alle domande incentrate sugli aspetti personali del tipo: “da dove vieni?”, “quali sono i tuoi interessi?”, “quali sono le tue soft skills?”
Esponi il tuo percorso di studi, metti in risalto il lavoro svolto per la tesi di laurea. Fai notare che sei interessato allo studio e all’aggiornamento costante.
Spiega brevemente anche lavori o stage precedenti. Sottolinea la tua motivazione a lavorare per l’azienda presso cui stai sostenendo il colloquio. Questo elemento è fondamentale e ti permette in fase di selezione di avere una freccia in più al tuo arco a differenza di coloro che non hanno motivato. Questa è una delle principali cause di insuccesso ai colloqui.
6) Fai le domande giuste
Altro comportamento valutato positivamente dal recruiter è quello di porre domande interessanti e pertinenti sulla posizione lavorativa e sull’azienda in questione.
Ma ricorda evita di porre domande circa la remunerazione e la paga nel primo colloquio se non direttamente chiesti dal recuiter. Così come devi evitare di informarti circa ferie e permessi da lavoro.
Mentre, alcune domande ti faranno sembrare preparato e professionale. Tra quelle da porre ai recruiter troviamo:
- Cosa si aspetta l’azienda dal candidato selezionato?
- Qual è la mission dell’azienda? (da porre solo se non ti è stato già spiegato dall’azienda)
- Quale sarebbe, nello specifico, il mio ruolo all’interno dell’azienda?
- Qual è la possibilità di crescita in azienda?
- Quando potrò avere una risposta?
7) La comunicazione non verbale
Non basta saper rispondere alle domande, ma l’atteggiamento molte volte la fa da padrone. Infatti la comunicazione non verbale è alla pari di quella verbale. Fate attenzione ad evitare alcune posizioni del corpo che potrebbero influenzare negativamente la scelta da parte dei recruiter.
- La stretta di mano: Ferma e decisa, né troppo stretta né troppo lieve, e ricordati di sorridere.
- Non sederti prima del selezionatore: Se sei già seduto e lo stai aspettando, alzati al suo arrivo per stringergli la mano e salutarlo, se invece e lui è già seduto, avvicinati per dargli la mano e aspetta un suo invito per sederti. Una volta seduto non giocherellare con le mani ed evita di muovere nervosamente i piedi, sono tutti segnali di insicurezza e nervosismo.
- Non incrociare le braccia: Questa posizione significa implicitamente una chiusura da parte vostra verso chi ti sta parlando. Sieti in modo composto e aperto.
- Mantieni il contatto visivo con il recruiter: anche in momenti di eventuale difficoltà. In questo modo dimostrerai sicurezza.
- Sii naturale: Assumere atteggiamenti che non ti appartengono o troppo forzati ti faranno risultare goffo e impacciato e potrebbe essere controproducente.